MIRELLA ORTOLANI BINI
LA POESIA DELL’ACQUA
L’acqua d’una fontanella solitaria,
zampilla allegra come un suono del passato.
Il mio sguardo si posa su quella culla di montagna
e
lì sgorga impetuosa cercando
la luce, il sole, la via.
E’ l’acqua, fonte della vita e delle lacrime,
nella semplicità di parole
sento
la dolcezza di una romantica poesia
e come l’acqua
i
miei pensieri portano via
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CIELO SENZA CONFINI
Pittoresche colline a
me molto care,
accarezzate dal sole,
da venti di maestrale
e dalle prime nevi.
Qua e là
macchie di colori
un mosaico vivente
mai uguale.
La mano dell’uomo
a volte fa stupire e
pure piangere.
Un’armonia di
bellezza della natura,
regala, abbraccia il
paese mio,
nei tramonti
romantici,
sotto un cielo senza
confini.
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LA
FELICITA’
Ricordi che ritornano del
tempo passato.
Non sembra vero quante
storie
abbiamo vissuto, ricordi
messi da parte.
Come sfogliare un libro con
pagine infinite,
da leggere e raccontare,
ma tutto va di fretta, non
c’è tempo
per voltarsi indietro.
Ma se ci fermiamo un
attimo,
quanta strada, quanta
fatica ,
e correre sempre per
arrivare dove?
Guardiamoci intorno,
non è il vivere che abbiamo
sognato.
La felicità è come una
stella
sempre irraggiungibile,
lontano.
La troveremo nel volerci
bene,
nel rispetto verso gli
altri, e sì…
allora forse saremo più
felici. |
GLI AQUILONI
Poter inseguire nel vento gli aquiloni
quando sfuggono
dalle piccole mani dei bambini.
Che delusione vedere
i
loro sogni svanire,
li cercherò tra le nuvole rosa,
nei tramonti incantati.
Lì cercherò tra le vette innevate,
domani e domani ancora
ma gli aquiloni sono come i giorni
della nostra vita,
se ne sono andati
tra le stelle chiare di costellazioni.
Tante storie come favole
si formeranno nel cielo
sempre meno blu. |
ANNO NUOVO
Aspettando l’anno che verrà
affidiamo fragili sogni di ogni età.
All’anno nuovo io direi di essere
paziente
senza brutte sorprese,
far sparire guerre oltre il confine.
La povertà, le malattie nel mondo
avessero una fine.
Anno nuovo che sia migliore,
un futuro per chi è senza lavoro;
che regali speranze nuove.
La pace che ci fa sognare
si possa festeggiare.
In compagnia brindare con allegria,
cin cin Buon
anno a tutti |
BELLA ITALIA
Bella Italia,
amata terra natia,
te ne stai dentro un capriccioso
stivale,
tra mari azzurri, verdi ,viola
dove ti ci puoi specchiare e rimirarti.
Bella Italia,
nei secoli occupata, meta ambita,
devastata,
rapinata e liberata dalla tua gente
generosa.
Unita vicino a una gloriosa bandiera
tricolore:
il verde smeraldo dei boschi e colline,
dei campi di grano a primavera.
Il bianco candore delle belle città
innevate
brillano al sole e segnano il confine.
Il rosso è il sangue dei tuoi figli,
donato per la libertà, come il rosso
dei campi dei papaveri e di splendenti
tramonti.
Bella Italia,
quell’inno appassionato per te hanno
creato,
Fratelli d’Italia, da Nord a Sud ci fa
meditare
e in coro cantare ed emozionare.
Oggi come vorrei che sollevassi la tua
fronte
Pensosa e allora non sentirei come una
condanna:
“Oh, mia patria sei bella e perduta!”
Dov’è l’orgoglio e la speranza?
L’incerto futuro del domani,
il grande cammino dei giovani
che sognano di trovare un lavoro,
ambizione di ideali e talenti
innovatori,
è il lavoro che fa girare il mondo.
Speranze, che siano di fratellanza
tra i popoli, di pace e libertà.
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SOLO NUVOLE
Dove vanno le
bianche nuvole ballerine,
dove si
nascondono?
Candore
innocente negli sprazzi più belli
arabeschi
armonia
sospinta da un soffio di vento,
forse verso
mondi incantati di arcobaleni.
Ma quanta
meraviglia nel tramonto,
quando di
rosso si coloraNO! |
VINO NOVELLO
Vino
novello, dolce dolce frizzantino,
nel buio,
nel silenzio dell’odorosa cantina,
ti spogli
dalla nebbia che t’avvolge
emergi
limpido e profumato,
anche un
nome ti hanno dato!
Ma come
il vento sei volubile e capriccioso,
a volte
forte e cattivo,
ma si ama
tanto quel certo non so che.
Un goccio
in più, a volte fa girar la testa,
regalando
euforia alla compagnia.
Un
bicchiere di vino, cela una storia affascinante,
filari di
vigne al sole,
lavoro
sapiente dell’uomo,
per
gustare un dolce nettare
tutto
racchiuso
in una
scintillante coppa di buon vino.
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ALBERI
Amici
alberi, superbi muti
protesi
verso il cielo
aggrappati alla terra come catene.
Chiome
vellutate ondeggiano al vento
Forti,
maestosi,
eppure
indifesi come bambini.
Basta un
nulla per farli sparire
come la
nostra vita
fragile
misteriosa ci lega alla terra
e in un
attimo si può spezzare e
come gli
alberi farci cadere.
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SENZA ALI
Un mondo
nuovo diverso vorrei
bambini
felici vederli giocare
senza
macchine motorini,
difenderli dai lupi cattivi.
L’aria
pura da respirare
prati
sempre verdi
per
giocare, acqua pura da bere.
Un mondo
senza confini
né guerre
crudeli
dove
imparano a uccidere, rubare
rendendoli piccoli schiavi,
per le
strade a mendicare.
Un mondo
di piccoli Angeli
senza ali
per volare.
Non c’è
chi asciughi le loro lacrime,
né una
mamma, né un papà
per
poterli difendere da questa egoista
amara
società sempre più indifferente
scaltra e
crudele con poca umanità.
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BUON NATALE
E’ l’inverno che è arrivato,
vento e pioggia l’hanno
accompagnato,
non più rondini nei cieli,
soltanto corvi appollaiati al
calduccio dei camini.
L’incanto delle prime nevi,
il Santo Natale festeggiamo
con voci e canti:
Alleluia, Gloria a Dio,
davanti ad un presepe adoriamo il
Messia,
con propositi di carità.
Auguro a tutti che in ogni cuore,
regni l’amore, la pace e la
felicità.
Buon Natale a tutti. |
IL PONTE
Al di là del ponte potrei vedere stelle
chiare
a grappoli nel fiume galleggiare.
Il ponte, antico di voci, antico di passi e
di passato:
quanti giorni portati via dall’acqua.
Sotto il ponte altri si rincorrono,
speranze uniscono le rive amiche
sospese tra cielo, acqua e sassi.
Il ponte sa ascoltare, nella verde valle
a tutti tende la mano.
Come l’arcobaleno tutti unisce:
fiume terra acqua e cielo.
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I GIORNI
PASSANO
Fermare i giorni nella corsa del tempo
il
vento li sospinge lasciandoli lontano,
forse nella colorata bellezza
dell’arcobaleno.
I
giorni, nell’incanto della neve
l’impronta hanno lasciato,
ma
un altro giorno se n’è andato
uguale a ieri.
I
giorni felici, ninna nanne
favole quasi vere raccontavo.
I
giorni non si voltano mai
non
aspettano domani.
Ma
lasciano sempre la speranza,
la
tiepida attesa del domani. |
LA COMETA
Come vorrei un Natale con la neve sui
campi,
sui campanili delle chiese di campagna,
una notte di gelida brina
e nel cielo di velluto brillasse la luna.
Poter vedere passare la stella cometa
che annunci l’arrivo di un bambino,
la pace nel mondo ci porti per dono,
delle guerre senza confini e distruzioni
ti chiediamo perdono.
Moltissimi Natali ho visto passare,
quando non c’erano regali da aprire:
soltanto mandarini, angeli di cartone
da appendere ad un ramo di abete,
un piccolo presepe di carta colorata.
Ma la gioia nel cuore era tanta
perché insieme ai fratelli
avevo l’amore
della mamma. |
CASA
DI RIPOSO
C’è una casa tutta bianca, una chiesetta e un torrione,
sopra l’alto colle guarda la verde valle.
Scalette consumate ti invitano a salire
e nell’ora della sera corrono i pensieri,
si perdono nell’ombra allungata dei vicoli.
Tristezza, malinconia e sguardi rassegnati
si lasciano andare senza più sogni
o ricordi da conservare,
senza più un sorriso da regalare nemmeno al sole.
Sentirsi soli aspettando il traguardo
che nessuno sa quando il giorno verrà,
solo quando il nostro Dio vorrà. |
IMMAGINI
Verdeggianti colline
immagini gentili
porto nel cuore.
Paesaggi romantici
torri, campanili
d’un tempo passato.
Quanta nostalgia
per chi sta lontano!
A tutti manderei
un saluto, un ricordo caro
una bella cartolina
della dolce terra natia.
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